Valutazione Stabilità degli Alberi - Agronomo Buttè

Dottore Agronomo Fabrizio Buttè
Consulente  verde ornamentale ed ambientale  dal 1991  
Studio Buttè
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Valutazione Stabilità degli Alberi

Valutazione della stabilità delle piante tramite metodica V.T.A. (Visual Trees Assessament) con protocollo ISA/SIA e valutazione strumentale

Sapere "come sta" una pianta prima che sia pericolosa o non vi sia più nulla da fare, se non il suo abbattimento. Tutelarsi da eventuali danni provocati da schianti totali o parziali e per organizzare una sua corretta ed utile manutenzione
Specializzato in piante secolari e storiche

L'analisi visiva (V.T.A.) si basa sulla verifica del comportamento accrescitivo della pianta, i difetti strutturali, la presenza di patologie e malformazioni, ovvero tutti quei segnali che possono indicare situazioni anomale e problematiche
L'analisi strumentale conferma e dimensiona le anomalie riscontrate con l'analisi visiva, permettendo di indagare all'interno della pianta ed approfondire la diagnosi specificando gli interventi più opportuni.

Strumenti a disposizione

Picus® (Tomografo sonico). Strumento di precisone non invasivo, a carattere sonico, ad alimentazione autonoma tramite sensori applicati e connessi con il cambio (sottocorticale) della pianta, permette di indagare i tessuti della sezione orizzontale scelta. Il principio si basa sulla misurazione del tempo che impiega l'onda sonica provocata a raggiungere, dal sensore di partenza, gli altri sensori ad esso collegati. L'interpolazione dei dati raccolti, grazie alla ripetizione di questa operazione su tutti i sensori, permette lo sviluppo, da parte dal software Q74 Expert - versione 2018 di un tomogramma a colori che permette di conoscere lo stato del legno nella o nelle sezioni indagate sia in qualità che in quantità. Permette di percepire le alterazioni spesso non rilevabili ad occhio nudo. Per determinare la corretta posizione dei sensori e la forma della sezione indagata si utilizza Picus Calliper®, calibro elettronico che invia i dati al software per una corretta elaborazione del tomogramma nonché Martello Elettronico PEH per la gestione delle onde soniche. Attualmente è tra i più moderni sistemi di indagine. Possibilità di valutazione multiple in 3D



Resi F 400-439 S (Resistograph®), dendrodensimetro azionato da un motore elettrico, che "spinge" un ago speciale, con diametro di 1,5 mm, che penetra, avanzando, il legno, per circa 40 cm, analizzandolo, millimetro per millimetro, rilasciando un grafico che attesta la resistenza del legno alla perforazione, ovvero il grado di degenerazione, causato da funghi o altri agenti, delle cellule che lo costituiscono. Scarsamente invasivo è dotato di modulo di memoria BT, per la raccolta ed elaborazione dei dati con software IML F-tools. Volendo permette di indagare l’area al di sotto del colletto, mediamente i primi 20 cm sotto il piano di campagna.

Arbosonic Decay Detector (AD2), metodologia ad ultrasuoni, che consente di indagare il legno, in senso assiale (diametro), senza invasione dello stesso, indicando lo stato di degenerazione che non è visibile dall'esterno,in modo lineare (tre A e B).
Succhiello di Pressler e frattometro.Sempre meno utilizzati servono per valutare un campione fisco estratto dal tronco o dalle radici

In esito all’analisi, visiva e strumentale, la pianta è collocata in una “classe di propensione al cedimento”, che ne indica la condizione fitostatica, ovvero di pericolosità per persone e cose.
Classi della propensione al cedimento degli alberi (CPC)

CLASSE A - TRASCURABILE
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, non manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a cinque anni.
CLASSE B - BASSA
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti lievi, riscontrabili con il controllo visivo ed a giudizio del tecnico con indagini strumentali, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero non si sia sensibilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a tre anni. l’eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del tecnico.
CLASSE C - MODERATA
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali.Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia sensibilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a due anni. L’eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del tecnico. Questo avrà comunque una cadenza temporale non superiore a due anni. Per questi soggetti il tecnico incaricato può progettare un insieme di interventi colturali finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità e qualora realizzati potrà modificare la classe di pericolosità dell’albero.
CLASSE C/D - ELEVATA
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali. Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia drasticamente ridotto. Per questi soggetti, il tecnico incaricato deve assolutamente indicare dettagliatamente un’insieme di interventi colturali. Tali interventi devono essere finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità e devono essere compatibili con le buone pratiche arboricolturali. Qualora realizzati, il tecnico valuterà la possibilità di modificare la classe di pericolosità dell’albero. Nell’impossibilità di effettuare i suddetti interventi l’albero è da collocare tra i soggetti di classe D.
CLASSE D - ESTREMA
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali. Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ormai esaurito. Per questi soggetti, le cui prospettive future sono gravemente compromesse, ogni intervento di riduzione del livello di pericolosità risulterebbe insufficiente o realizzabile con tecniche contrarie alla buona pratica dell’arboricoltura. Le piante appartenenti a questa classe devono essere RIMOSSE

Valutazione del rischio

Il rischio è dato dalla probabilità che un cedimento (totale o parziale) interessi un bersaglio (target) con ripercussioni da scarse a gravi. Questo può essere differente a seconda dell'area e dall'obbiettivo oggetto del possibile schianto. Il danno al bersaglio è determinato dai dati raccolti durante la valutazione fitostatica, nella sua globalità, dalle dimensioni della pianta, ai difetti ed alla CPC ed ovviamente alla possibilità e la probabilità che si abbia uno schianto . La "quantificazione" del danno possibile pone la pianta in un classe di rischio. Piante con la stessa problematica possono avere classe di rischio differenti a seconda della zona in cui si trovano ed il suo target. La manutenzione può ridurre il rischio, difficilmente azzerarlo, in ogni caso nella valutazione si cerca di gestirlo, quando possibile.
La valutazione del rischio ha una storia di alcuni decenni ed è stata sempre più affinata. Oggigiorno due sono i metodi, sostanzialmente simili, uno Inglese uno Nord Americano, non eccessivamente complessi, di valutazione del rischio come il QTRA (Quantified Tree Risk Assessment) e il TRAQ (Tree Risk Assessment Qualification). Entrambi i metodi considerano la soglia dell’accettabilità del rischio, facendo riferimento ad un calcolo numerico ed a parametri predefiniti (su modello della statistica assicurativa). I due modelli avendo un approccio statistico e pragmatico sono più che altro utili alle municipalità per decidere le priorità degli interventi in base alle disponibilità economiche.
Nelle valutazioni  si è preferito fare riferimento alla possibilità che la pianta possa colpire una o più persone, in base alla frequentazione dell'area . Ovviamente il fine è quello di evitare che questa situazione si presenti in condizioni normali.
Il rischio nel tempo può mutare poiché la pianta si può trovare in un ambiente modificato rispetto alla fase di impianto e avere una area target a maggior rischio rispetto al passato, le stesse dimensioni raggiunte della pianta e dalle ramificazioni possono portare a raggiungere target più complessi.

Valutazione fitostatica, visiva e strumentale alberi/alberate dal 1997.Specializzato in piante centenarie
Valutazioni metodo VTA e strumentale tramite Resistograph e Tomografo sonico (PICUS)

per i Comuni di: Arona, Baveno, Belgirate, Cannobio, Cannero Riviera, Cerano, Cesara ,Cerro Maggiore, Domodossola, Galliate, Ghiffa, Gozzano,  Lesa, Laveno Mombello, Luino, Meina, Omegna, Premeno, Piedimulera, Rescaldina, Stresa ,Trecate, Veniano, Verbania, Vigevano, Villadossola.

nei  Comuni di: Ameno, Angera, Antrona Schieranco ,Arona, ,Arizzano, Baveno, Belgirate, Brusimpiano, Borgosesia, Borgo Ticino, Bormio ,Castel Veccana, Cesara,  Cannobio, Cernobbio, Castelletto Ticino, Cologno Monzese ,Como, Cossogno, Domodossola, Dongo, Gavirate,Gallarate, Germignaga, Ghiffa, Gravellona Toce ,Grignasco, Ispra, Lesa, Luvinate, Masera, Malesco, Macugnaga, Mergozzo, Milano, Merate,  Meina ,Musso, Nebbiuno, Omegna ,Oggebbio, Orta San Giulio, Tremezzo, Varese, Vanzone con S. Carlo, Vignone, Vercelli, Volterra, San. Bernardino Verbano, Stresa, Trarego Viggiona, Verbania.
 
per Enti :
 
  • Ente Giardini Botanici di Villa Taranto (Verbania) dal 1998
  • Ente Di Gestione Della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte della SS Trinità di Ghiffa .
  • Provincia di Novara
  • Provincia del VCO
  • Prefettura VCO
  • Regione Piemonte  
  • ANAS Provincia VCO)  
  • ENI (Provincia VCO)
  • Tecnoparco Verbania
Aree di intervento
Provincia di Como: Como, Dongo, Musso, Tremezzo, Veniano, Cernobbio, Centro Valle Intevi
Provincia di Lecco: Merate
Provincia di Novara: Arona, Borgo Ticino, Castelletto Ticino Cerano, Galliate,Ghemme, Gozzano,Lesa, Meina, Trecate. Belgirate. Grignasco
Provincia di Milano: Cerro Maggiore, Cologno Monzese, Milano, Rescaldina,
Provincia di Pavia: Vigevano, Robbio, Mede
Provincia di Pistoia: Volterra
Provincia di Varese: Angera, Brusimpiano, Castel Veccana, Gavirate, Gallarate, Germignaga ,Laveno Mombello, Luino, Luvinate, Ispra, Varese, Leggiuno,
Provincia di Vercelli: Vercelli, Borgosesia
Provincia di Sondrio: Bormio
Provincia del VCO: Ameno; Baveno, Belgirate, Bognanco, Cesara, Cannobio, Cossogno, Domodossola, Ghiffa, Gravellona Toce, Masera, Malesco, Macugnaga, Mergozzo, Omegna, Orta San Giulio, Piedimulera, Premeno, Santa Maria Maggiore, San. Bernardino Verbano, Trarego Viggiona, Vanzone con S. Carlo, Vignone, Verbania, Villadossola

Interventi significativi

  • Arona Piazza del Popolo. 27 Pinus pinea 2000
  • Ippocastano monumentale Cimamulera 2000
  • Rocca D'Angera strada accesso strada consortile del Monastero , area parcheggio,  area interna ,  Angera (VA) Proprietari -2005
  • Via Palestro Milano. Studio architettura -2006
  • Ex Cure di Ghiffa  (VCO). Società privata 2006/2008
  • Comune di Cerano 2008 . Comune di Cerano 115 tigli
  • Giardino del Merlo  Dongo (CO) .Ditta manutenzione 7 esemplari
  • Via Gentinetta Domodossola. Coop Il sogno 2010 61 Tigli
  • Parco Storico di Villa Cavallini Lesa. Provincia di Novara 2010/2011
  • Consulenza valutazione VTA esemplari arborei parco storico Giardino del Merlo, Dongo (CO) Privati - 2010
  • Parco Margorabbia (Luino VA) Comune di Luino 11 Pioppi secolari. 2012
  • Parco storico Ghiffa, Privati 83 esemplari arborei
  • Area Parco Storico di Villa San Remigio Verbania . 63 esemplari . Regione Piemonte 2014
  • Parco Storico Castello di Parella Ivrea (TO). Proprietà 2015
  • Asilo Invorio (NO) esemplare di Thuja 127 cm dhb. Fondazione Giovanni Curioni 2016
  • Varzo calocedro 182 cm dbH e cedro 185 cm dbh .Privato 2016
  • Parco Storico di Villa Bernocchi Premeno 2017
  • Jubea  chilensis Baveno dbh 92 cm .privato 2017
  • Liriodednron tulipifera 158  cmdba Verbania privato 2017
  • Villa Palazzola Stresa 77 esemplari secolari. Fondazione villa Palazzola 2017
  • Parco Storico Villa del Pascià Oggebbio 2017/2018/2019/202/2021
  • Villa San Remigio (Verbania).  11 esemplari di pregio e secolari  Spa 2017
  • Parco storico Villa Conelli 18 piante . Comune di Belgirate 2018
  • Area monumentale (via Crucis) Comune di Antrona piana (VCO) 2018
  • Valutazione di stabilità Plessi scolastici   per Provincia VCO in Domodossola ed Omegna (VCO) 2019/2020/2021
  • Condominio villa gennari santa Maria Maggiore 2 Cedri dbh 170 e 178 cm .Amministrazione 2020
  • Verabani a giardino storico 1 Quercus pertraea 128 dbh . Privato 2020
  • Villa Pizzo Cernobbio 7 Ciperssi da 88 cm dbh a 107 cm dbh
  • Invorio parco storico 6 piante tra cui Platanus  acerifolia129 cm dbh, 2 Calocedrus decurrens 146 cm dbh. Privato 2019
  • Golf Club Luvinate (VA). Proprietà. 64 querce 2020 2020/2021
  • Parco Acetati SPA Verbania 425 esemplari 2013/2014/2015/2016
  • Tecnoparco Verbania. 182 esemplari arborei . Tecnoparco in liquidazione 2021
  • Calocedrus decurrens monumentale Regione Lombardia, 194 cm  dbh Centro Valle intelvi  (Co)  2021
  • Ghiffa (VCO) parco storico 52 esemplari arborei.2021
  • Miasino (NO) Calocedrus decurrens gemelli 175 cm dbh 2022
  • Bellinzago (NO) Cedrus deodara dbh 125.5 . Fondazione 2022
  • Residenza del Pascià Oggebbio (VCO) 2018/2019/2020/2021/2022 . 272 esemplari secolari
  • Quercus coccine spendens  , Parco botanico di Villa Taranto  (VCO) 2022
  • Ulmus minor monumentale della Regione Piemonte - Comune di Mergozzo (VCO) 2023
  • Bee Sequia sempervirens, esemlare storico con DBH=274 cm ,tomografia 26 sensori circonfernza tomografica 1150 cm 2023

Studio:
Viale S.Anna 19 28922 Verbania (VCO)
Sede riferimento per provincia di Como :
Via per Castiglione 6 22023 Centro Valle Intelvi (CO)
Cell +393485185324- Tel +390323502604
email: studiobutte@studiobutte.it PEC:f.butte@epap.conafpec.it

Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali
   di Novara e Verbano Cusio Ossola, n°62
CF:BTTFRZ60C29D332C  - p.I.V.A.01528540030  
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